Un soffio di aria buona.
Così ho accolto l'incarico al professor Mario DRAGHI di formare un nuovo Governo.
D'incanto, ho riscoperto il gusto dei portali istituzionali, l'entusiasmo di leggere personalmente il discorso al Senato del neo incaricato Presidente del Consiglio e di sottolineare i passi per me più significativi.
Quanta umiltà e quanta passione per l'Italia e per l'Europa!
Da un'unica riflessione prendo le distanze, ed è questa: "Si è detto e scritto che questo governo è stato reso necessario dal fallimento della politica. Mi sia consentito di non essere d’accordo."
La politica, purtroppo, ha fallito perché è mancato il coraggio di andare controcorrente; è mancata una visione lungimirante; è mancato il senso di appartenenza alla comunità, ossia la convinzione di essere anzitutto cittadini impegnati e poi uomini e donne appartenenti ad un partito.
E' mancato, infine, il criterio per cui amministrare non è gestire il potere ma garantire equità, valorizzando le risorse disponibili ed intervenendo affinché i principi di solidarietà e di sussidiarietà siano autentica garanzia del bene comune.
Grazie, professor DRAGHI, per aver accolto l'invito del Presidente della Repubblica!
Grazie per il contributo che il Suo Governo offrirà per la "messa in sicurezza" dell'Italia!
Grazie per aver delineato un percorso a misura d'ambiente, e per aver coraggiosamente citato Papa Francesco!
